On. Ragusa e i Cantieri di Servizio

cantieri di servizioIn arrivo ben 114 cantieri servizio da distribuire nei vari comuni della provincia di Ragusa, come è possibile verificare nella tabella allegata. Si tratta – aggiunge Orazio Ragusa – di un sostegno per persone in difficoltà che, in questo modo, potranno temporaneamente trovare il modo di lavorare e anche per la collettività che potrà usufruire dei servizi offerti da questi lavoratori. Si tratta di uno strumento – sottolinea Ragusa – utile per contrastare, nel breve periodo, gli effetti della crisi economica che investe le fasce più deboli della popolazione. E’ per rispondere a queste persone che abbiamo deliberato l’adozione di misure straordinarie ed urgenti attraverso le quali mitigare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale che scaturiscono dalla carenza di opportunità occupazionali. I beneficiari sono, infatti, persone disoccupate che hanno presentato domanda di disponibilità ai Centri per l’impiego. Non si tratta di “regalare” soldi ma di impiegare persone in attività di pubblica utilità in interventi riconducibili a compiti istituzionali degli enti locali. Soltanto a titolo esemplificativo, preciso che i programmi di lavoro possono avere ad oggetto attività di custodia e pulizia dei parchi, servizi e giardini, attività di manutenzione stradale e decoro urbano, attività di accudimento alle persone anziane e ai diversamente abili, attività di raccolta rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata. Le attività di mera custodia o altri servizi di attesa saranno riservati alle persone in situazione di handicap. I comuni della provincia di Ragusa, opportunamente sollecitati (ricordo che nei mesi scorsi ho accompagnato l’assessore regionale competente a Ragusa per spiegare lo strumento), hanno tutti trasmesso al Dipartimento regionale del lavoro di Palermo, la richiesta di finanziamento per programmi di lavoro, per la realizzazione di uno o più cantieri di servizi. In questo modo in Provincia potranno essere attivati ben 114 cantieri. I comuni, adesso, devono garantire in ciascun programma di lavoro e, comunque, nell’ambito del numero complessivo dei soggetti coinvolti nell’iniziativa, la partecipazione di almeno il 50% di giovani di età compresa tra i 18 ed i 36 anni, del 20% riservato ai soggetti da 37 a 50 anni, il 20% in favore di soggetti ultracinquantenni, il 5% in favore di soggetti immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per ricongiunzione familiare, il restante 5% a favore di portatori di handicap, riconosciuto dalla competente commissione sanitaria. Con questo strumento – conclude Orazio Ragusa – non risolveremo certo il dramma della disoccupazione ma contribuiamo ad alleviare la situazione di disagio. E’ solo l’inizio di un percorso che ci vedrà nei prossimi mesi impegnati a cercare anche misure straordinarie che vanno nella direzione di aiutare chi oggi ( e sono tantissimi) è colpito pesantemente dalla crisi economica. Anche queste attenzioni, assieme alla riduzione delle nostre indennità (che sarà operativa tra pochissimo e per la quale personalmente mi sono speso), servire ad avvicinare la gente comune alla politica.

di Redazione11 Dic 2013 11:12
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