Che non siano i dipendenti a pagare per tutti

provinciaSi svegliano dal torpore che li ha colpiti fin dall’inzio di questa storia i lavoratori dipendenti della Provincia Regionale e oggi si fanno avanti con un comunicato ed un impegno a non tralasciare alcuna azione di protesta. Ecco le loro considerazioni.

Premesso che la legge regionale 27 marzo 2013, n. 7 relativa all’ approvazione di “Norme transitorie per l’ istituzione dei Liberi Consorzi comunali” ha stabilito che Entro il 31 dicembre 2013 la Regione, con propria legge, in attuazione dell’ art. 15 dello Statuto Speciale della Regione Siciliana, disciplina l’ istituzione dei liberi Consorzi comunali per l’ esercizio delle funzioni di governo di area vasta, in sostituzione delle Province regionali…”;

  • Considerato che a 45 giorni dalla cessazione ufficiale dell’ Ente “Provincia”, non vi è alcuna comunicazione, indicazione o dir si voglia da Palermo che dia le linee guida del passaggio di poteri ai Liberi Consorzi Comunali e, soprattutto, che fornisca certezze circa il futuro dei dipendenti e circa le funzioni ancora esercitate;
  • Ritenuto che tale silenzio si presta ovviamente a varie valutazioni dalle più benevoli (all’ARS stanno lavorando per noi…), alle piùpreoccupanti sia in termini burocratico- amministrativi (quanto tempo passerà prima che l’assemblea Regionale individui lacomposizione territoriale, il riordino, la transizione verso i nuovi Consorzi), sia in termini economico- finanziari relativamente ai trasferimenti di fondi alle “ vecchie Province” utili alla salvaguardia degli stipendi dei lavoratori;
  • Ritenuto che si ha la sensazione che, cancellato un Ente, si cancellino pure i suoi dipendenti, e che pertanto, non è più possibile procrastinare ad una “fumosa” 2° fase l’ affronto della situazione economica dei lavoratori dell’ Ente;
  •  Considerato che L.R. 7/2013 non prevede nulla in merito  alle competenze dei consorzi, che tra l’altro come da dichiarazioni mezzo stampa del Presidente della Regione , sono senza capacità di spesa e quindi senza personale autonomo.;
  • Considerata la mancanza di chiare competenze d’incarico ai suddetti consorzi offre scenari difficili da immaginare sia per la continuità che per la garanzia dei servizi resi in atto  alla collettività delle Provincie, quali: la Tutela dell’Ambiente, le Strade Provinciali, la costruzione e la manutenzione degli Istituti Scolastici Superiori, i Servizi alla Persona, etc.  Chiedono di conoscere:
  • La ROAD MAP che porterà alla cessazione della Provincia e, quindi, alla istituzione dei Liberi Consorzi Comunali per l’ esercizio delle funzioni di governo di area vasta;
  • La disponibilità nel bilancio regionale della copertura di spesa a garanzia dell’erogazione dei servizi da rendere alla collettività e di conseguenza degli stipendi dei lavoratori provinciali;
  • I percorsi che saranno attivati a garanzia della stabilità del posto di lavoro nonché della professionalità acquisita dai dipendenti.

si chiede che a tutti i livelli di responsabilità, politica e sindacale, la massima vigilanza sull’ iter di formazione dei nuovi consorzi di Comuni. Stigmatizzano ogni tentativo di fare passare sulle spalle dei lavoratori gli oneri eventuali legati alla cessazione delle “Province”, leggasi non ricevere lo stipendio. Reputano scandaloso oltre che sconcertante il verificare che nessuno abbia potuto prevedere coperture finanziarie adeguate nei passaggi di consegna fra il vecchio Ente ed il nuovo. Chiedono  che venga convocata l’ assemblea dei lavoratori dopo giorno tre Dicembre 2013 e comunque subito dopo l’incontra già programmato per tale data tra il Presidente della Regione Sicilia e le OO.SS. Sindacali, al fine di intraprendere un percorso comune a tutela dei legittimi interessi dei lavoratori.

 

di Redazione15 Nov 2013 20:11
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