Dimezzati i fondi per il servizio socio-psicologico-pedagogico

marinoDimezzati i fondi riguardanti il servizio socio-psico-pedagogico. L’allarme sollevato qualche giorno fa dalla consigliera comunale indipendente, Elisa Marino, si è purtroppo tradotto in un provvedimento che mette a rischio la tenuta stessa del servizio considerato che non potrà essere rivolto allo stesso numero di studenti degli anni precedenti. “Fino al recente passato – afferma Marino, che ha esposto la situazione anche nel corso della seduta ispettiva di ieri sera del Consiglio comunale – si riuscivano a prevedere somme pari a 550.000 euro per garantire l’effettuazione di un servizio che, giustamente, non può avere alcun colore politico e che, anzi, supporta le esigenze degli alunni disabili oltre a quelle degli studenti che avanzano richieste legate a problematiche di tipo psico-sociale. E’ di tutta evidenza che con il drastico dimezzamento dei fondi si potranno attuare soltanto la metà degli interventi che, fino alla scorsa stagione scolastica, erano stati concretizzati. E tutto ciò va a nuocere la tenuta del sistema scolastico della nostra città che, fino ad ora, si era basato anche sull’erogazione di determinati servizi tesi a garantire le fasce più deboli. Presenterò una interrogazione sulla questione perché non è possibile che la stessa passi sotto silenzio. Al contempo, ritengo che una simile decisione meriti di essere affrontata con dovizia di particolari in seno al Consiglio comunale che dovrebbe essere il luogo principe del confronto nella nostra città mentre, almeno per ora, sembra essersi trasformato in un male necessario, come se non lo si volesse mettere a regime (e lo stesso dicasi per le commissioni) nella maniera dovuta”. La consigliera Marino ricorda che il servizio socio-psico-pedagogico è stato istituito nel gennaio del 1981 e che mai, da allora ad oggi, lo stesso aveva fatto registrare una simile defaillance in termini di contenuti. “Al di là della prevista riduzione del personale operativo in questo settore, con professionisti che hanno lavorato per ben dodici-tredici anni in maniera ininterrotta – continua Elisa Marino – quello che realmente ci interessa è che ci sarà una minore disponibilità per seguire le diversificate esigenze dei nostri figli. E ritengo che tutto ciò l’Amministrazione Piccitto, se davvero ha a cuore le sorti future delle giovani generazioni, non può consentirlo. Ecco perché chiedo al sindaco e all’assessore al ramo di rivedere una scelta che si può definire senz’altro nefasta”.

di Redazione02 Ott 2013 10:10
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