Incatenati a Santa Croce

Listener“Ho 49 anni, non sono da buttare eppure da mesi sono disoccupato. Sono un bravo pizzaiolo, lavoro che ho fatto per anni ma qualsiasi cosa va bene purchè riesca ad avere una vita socialmente decorosa” Nelle parole di Giovanni Gurrieri tanta disperazione. Ed è per disperazione, che stamattina si è incatenato insieme con Massimo Cascone, Giovanni Tomeo e Peppe Ruissotto davanti all’ingresso del comune di Santa Croce Camerina. “Sono tornato da Torino, per occuparmi dei miei anziani genitori e da allora niente è andato per il verso giusto. Chiedo un lavoro e un aiuto per pagare le bollette che nel frattempo si sono accumulate”.

Il sindaco della cittadina iblea si dice vicina alle istanze di chi vive nel bisogno e si è già attivato, da tempo, per richiedere l’apertura di cantieri lavoro. “Siamo in attesa di risposte, anche se capisco che il fattore tempo è un cattivo alleato”. Il Comune può fare ben poco: può farsi portavoce, può dare un contributo ma non ha i mezzi per dare il lavoro richiesto” Nel frattempo la protesta si è spostata nella stanza del sindaco, per vagliare insieme eventuali soluzioni.

di Redazione10 Giu 2013 09:06
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