Peccato che sia troppo tardi!
Finalmente i dipendenti delle province regionali si sono svegliati. Certamente tardi perchè se avessero, già solo accennato, almeno 3 o 4 mesi fa una protesta articolata minacciando di presentarsi in 5 mila davanti a Palazzo D’Orleans forse il governo del presidente Crocetta non avrebbe fatto tanto teatro sulle province siciliane. Ieri pomeriggio una delegazione di dipendenti di Ragusa e Siracusa ha incontrato il governatore della regione in visita ufficiale nella città aretusea. “Basta falsi allarmismi” ha detto Crocetta per riportare la calma attorno alle Province.“Spero che qualcuno non voglia creare difficoltà volutamente per scatenare i lavoratori contro l’abolizione di questi enti”. Il governatore della Sicilia, commentando le contestazioni a margine del tavolo per lo sviluppo del territorio, che si è riunito a Siracusa con la partecipazione della Giunta regionale, ha puntualizzato: “Le risorse per questi enti non sono diminuite se qualcuno vuole creare difficoltà per scatenare i lavoratori contro l’abolizione si sbaglia…”. Infine sul caos Formazione e sul futuro dei lavoratori: “Stiamo lavorando per loro“, chiude Crocetta, bersaglio delle contestazioni. “La crisi economica e sociale nella nostra Provincia continua e si aggrava. Il nostro tessuto economico è particolarmente provato e in questo momento non si intravedono segnali di ripresa. Continuiamo a registrare una costante emorragia di posti di lavoro, una disoccupazione giovanile ai massimi livelli ed il crollo di produttività in tutti i comparti imprenditoriali con continua chiusura di attività”, si legge in un documento presentato dal tavolo per lo sviluppo ed il lavoro di Siracusa al presidente della Regione e alla Giunta. Siracusa però ha ancora un presidente mentre per Ragusa la cosa è diversa. Crocetta però ha voluto telefonare personalmente al commissario Scarso invitandolo a Palermo per domani mercoledi e per discutere della questione.