Legge su Ibla e Corfilac: le battaglie dei deputati ragusani all’ Ars

ibla circoloUna finanziaria lacrime e sangue come ormai è d’abitudine  alla Regione Sicilia. Ma nel mare dei tagli e delle soppressioni ci va di mezzo, forse, anche la legge su Ibla. La battaglia la sta conducendo l’on Dipasquale con l’aiuto degli altri deputati della provincia. L’obiettivo è difendere e conservare i 4 milioni di euro assegnati lo scorso anno. Poca roba se si va indietro con i ricordi ai  bei tempi andati ma in questi periodi 4 ,milioni sono davvero una conquista. In commissione bilancio dunque si deve discutere della legge e l’on Dipasquale ha deciso di restre a Palermo per tutto il fine settimana in considerazione del fatto che gli altri componenti della commissione hanno deciso di lavorare ad oltranza. Un attimo di distrazione, come accade un paio di anni fa, e la legge su Ibla potrebbe essere cancellata. A lavoro anche il Commissario Margherita Rizza che con la sua esperienza amministrativa ha preparato i testi di un paio di emendamenti da inserire per le cosiddette riserve. La regione ha anche il problema di molti comuni a rischio dissesto e quindi c’è l’intenzione di mettere da parte dei fondi per aiutare queste amministrazioni locali. In conclusione, come hanno detto la Rizza e Dipasquale questa è davvero la madre di tutte le battaglie perchè se salta quest’anno la legge andrà per sempre in cantina o in soffitta, nei magazzini dell’Ars.  Lo stesso problema riguarda il Corfilac “  “Il consorzio di ricerca sulla filiera lattiero-casearia con sede a Ragusa, riconosciuto quale centro di eccellenza a livello internazionale e, in una recente delibera, definito dalla stessa giunta regionale in carica <<un ente con expertise elevatissimo per tutta la zootecnia siciliana>>, sarebbe penalizzato dalla nuova legge di stabilità che gli assegnerebbe meno della metà delle risorse degli anni precedenti.  Così accadendo, restando queste somme previste al di sotto degli stessi totali occorrenti per gli emolumenti, il Corfilac rischia di trasformarsi in un semplice stipendificio e non per tutti visto che una quota del personale non manterrebbe il posto di lavoro.  Quindi, occorre ripristinare il finanziamento ed  i cinque deputati  della provincia  si stanno battendo all’unisono.

di Direttore18 Apr 2013 19:04
Pubblicità