Studenti spacciatori: arresti, denunce e segnalazioni

DSC_0708La Squadra Volanti, i Poliziotti di Quartiere e le unità cinofile della Polizia di Stato, hanno arrestato, presso un istituto scolastico di Ragusa, due giovani studenti e denunciato un altro minore d’età. Il reato contestato, di detenzione e cessione ai fini di spaccio avveniva prevalentemente all’interno degli istituti scolastici. Segnalati in Prefettura vari assuntori.  In manette Davide Agosta, ragusano di 19 anni residente a Giarratana e Emir Khalifa, 19enne di origini tunisine, nato e residente a Ragusa, per detenzione e cessione di marijuana. Ieri dalle 9 il personale della Questura di Ragusa, coadiuvato da Alan il cane specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti delle unità cinofile della Questura di Catania, ha effettuato controlli presso gli Istituti scolastici della città di Ragusa, al fine di prevenire e reprimere il traffico di sostanze stupefacenti all’interno delle scuole. I servizi predisposto hanno visto l’impiego di 15 operatori di Polizia, 5 Volanti, un cane antidroga, unità cinofile, Polizia Scientifica ed i Poliziotti di Quartiere. Il primo controllo effettuato presso una delle classi, scelta a campione in pieno raccordo con il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori, ha dato esito positivo in quanto due giovani sono stati trovati in possesso di marijuana per uso personale e per questo motivo verranno segnalati in Prefettura; contestualmente al controllo ad uno dei giovani è stata ritirata la patente di guida in quanto aveva la disponibilità di un veicolo. Durante il controllo presso una delle aule dell’Istituto, un operatore di polizia (rimasto a controllare il perimetro) notava che dalla finestra di un’altra classe veniva gettato un involucro che, immediatamente recuperato, conteneva un’ingente quantitativo di marijuana (oltre 20 dosi), motivo per cui veniva subito effettuata una perquisizione dei locali interessati e degli studenti presenti. Dall’attività di ricerca e con la collaborazione dell’insegnante presente e dei compagni di classe, veniva individuato colui che aveva gettato la busta. Dalle risultanze delle indagini successivamente esperite è stato possibile appurare che Agosta Davide aveva intrapreso l’attività di spaccio da qualche mese e la cessione avveniva sia all’interno dell’Istituto scolastico che all’esterno tra i suoi amici. Le modalità della cessione ed i fatti contestati sono di particolare gravità visto che tra i clienti vi erano diversi minori e la cessione avveniva anche all’interno della scuola. A seguito dell’arresto del giovane studente, gli agenti della Squadra Volanti continuavano le indagini convocando decine di studenti e genitori in Questura (persone informate sui fatti) ed eseguendo 7 diverse perquisizioni presso immobili abitati da giovani studenti di scuola superiore coinvolti a vario titolo nella vicenda. La perquisizione effettuata a casa di Khalifa Emir dava esito positivo, difatti veniva trovato in possesso di diverse dosi di marijuana già confezionata e pronta per la vendita che custodiva nella sua stanza. I tentativi dell’appena maggiorenne di sviare gli agenti presso altri luoghi di pertinenza dell’abitazione come il garage ed uno sgabuzzino distanti da qualche metro da casa insospettivano gli operatori. Il “fiuto” degli investigatori ed il fiuto del cane Alan non sbagliavano, difatti da un accurato controllo dell’abitazione, nel davanzale della finestra del bagno, venivano rinvenute ulteriori 27 dosi già confezionate ed un bilancino elettronico di precisione che l’arrestato teneva fuori dalla vista dei conviventi. Le indagini permettevano inoltre di identificare un minore A.A. ragusano di anni 17, coinvolto nel traffico di stupefacenti all’interno delle scuole; lo studente, è stato provato, più volte aveva acquistato e venduto diversa quantità di marijuana al fine di guadagnare pochi euro o qualche dose per uso personale. Il cane Alan al termine della dura giornata di lavoro ha effettuato un controllo esterno ed interno dell’Istituto ed ha rivenuto ulteriori 12 dosi che gli studenti avevano nascosto in bagno, nel cortile e dietro alcuni termosifoni. In corso di accertamento l’individuazione degli studenti che hanno occultato la marijuana. La collaborazione tra il Preside, tutto il personale docente e la Polizia di Stato ha permesso di individuare dei giovani studenti che purtroppo hanno creduto che il misero guadagno di qualche euro a discapito della salute dei compagni di scuola, potesse durare per molto tempo non consapevoli che il reato di traffico di sostanze stupefacenti è punito molto severamente ed inoltre nel caso di specie è di particolare gravità in quanto commesso all’interno di un istituto scolastico ed ai danni di minori d’età.

di Redazione28 Mar 2013 12:03
Pubblicità