Ma che bisogna fare?

aeroporto-comiso-innaugEravamo in tanti oggi a Comiso, al centro culturale, invitati dall’amministrazione comunale e quindi dal sindaco  che a pochi mesi dalle elezioni vuole dare un segnale tangibile del suo impegno in favore dell’aeroporto. Noi sappiamo quanto abbia lavorato Alfano in questi cinque anni per lo scalo aereo. Quando si è insediato l’aeroporto era stato”inaugurato” da poco ma era solo un pezzetto di strada senza nessuna reale struttura al servizio. Uno spot pubblicitario con D’alema in primo piano che è servito a quello che doveva servire. Oggi l’aeroporto è  vero, esiste e se si mettono insieme un bel po di condizioni potrà anche servire. Alfano deve ricandidarsi e quindi è giusto che faccia queste uscite pubbliche anche se personalmente credo che certi discorsi non si fanno in piazza ma negli uffici e tra manager. Ma comunque la risposta della gente è stata completa perchè tutti coloro che credono nel turismo hanno  voluto essere presenti e dire la loro. Dopo ore di discussioni il succo del discorso è questo. Fine maggio o fine giugno poco importa visto che ancora nessuno ha messo Comiso tra le sue destinazioni. Siccome i tempi sono cambiati e per far venire gli aerei ci vogliono le incentivazioni Alfano, Dibennardo, Taverniti e qualche altro esperto, hanno chiesto  che “il territorio” inteso come forze politiche ed economiche metta mano alla tasca e supporti i voli. Troppo generico perchè ognuno di noi, di fronte ad una richiesta economica, intende sapere cosa deve spendere e che rientro avrà. Su questo non ci sono certezze e personalmente chi scrive  è intervenuto dichiarando la  disponibilità, in qualità di amministratore del  consorzio turistico degli Iblei, a contribuire a patto che si stabilisca quale sarà il peso da sostenere. Sappiamo infatti tutti che, oggi, nessuno è disposto a perdere soldi e quindi bisogna stare con i piedi per terra senza fare operazioni folli. Molti altri interventi hanno ribadito lo stesso concetto, altri invece  hanno voluto puntare sul “prodotto” come se fosse l’unica cosa che  serve. Non c’è dubbio che nel quadro generale serve offrire all’operatore un  prodotto turistico vendibile e al visitatore che viene dopo un pacchetto  di servizi di livello. E’ però anche vero che sono i voli a fare la destinazione. Vogliamo dire che se una compagnia decidesse di investire su Comiso mettendo dei voli da qualunque posto state pur certi che da quel posto crescerebbe l’afflusso di turisti. Non siamo dunque noi a decidere dove andare a prendere i turisti ma le compagnie che devono fare delle valutazioni e calcolare i rischi. Insomma alla fine della  giornata  mi sento più confuso che convinto perchè abbiamo sentito tante belle parole e  dichiarazioni ma di concreto ben poco se non l’appello pressante all’intervento economico del territorio. Purtroppo ci sono degli esempi che non ci danno fiducia. Molti aeroporti del nord con alle spalle più alberghi e più ricchezza del territorio oggi languono nell’oblio. Che vuol dire?

di Direttore26 Mar 2013 14:03
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