Sostiene … Crocetta! Muos e buco nei bilanci

Presidente Rosario CrocettaIl presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta ama le conferenze stampa e ogni giorno ne convoca una a Palazzo d’Orleans,  per parlare  ai giornalisti . Ecco alcuni Crocetta pensieri che in verità lasciano perplessi non solo noi che guardiamo da lontano ma anche i più informati. Iniziamo con il Muos. “Il governo regionale ha fatto tutto quanto poteva essere fatto. Ieri abbiamo avuto un incontro da governo a governo, con Monti, Balduzzi, il sottosegretario alla presidenza e noi della Regione Siciliana. Si e’ stabilito di affidare ad un’istituto indipendente le valutazioni sull’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini, senza oneri per la Sicilia. Non capisco altrimenti perche’ dovremmo essere noi a pagarle”.  “Se gli istituti piu’ importanti a livello nazionale, come  l’Istituto mondiale della Sanita’, mi dicono che non e’ pericoloso,  noi che possiamo fare”, ha aggiunto. Una posizione moderata che non piacerà a chi dice sempre no e senza giustificazioni. Alcuni sindaci hanno già espresso la loro soddisfazione per il blocco dei lavori che a questo punto si trasforma in sospensione in attesa di…… Comunque c’è da dire che molti esperti si sono pronunciati in modo assolutamente difforme e contrario. cioè tanti sono per l’assoluta pericolosità del Muos tanti altri, forse anche Zichichi,  che a questo punto viene considerato dagli altri un volgare ciarlatano, ha detto che non è più pericoloso di un telefonino attaccato all’orecchio e al cervello. E questo mi preoccupa. Mi preoccupa pure la questione del bilancio: Crocetta, rilancia sul buco  da un  miliardo di euro creato dal precedente Governo regionale guidato da  Raffaele Lombardo. Una notizia che aveva reso noto lunedi  a margine  della direzione regionale del Pd a Palermo, facendo andare su tutte le furie il partito dell’ex governatore, che con un comunicato in serata  annunciava una denuncia per calunnia.  Crocetta ha rilancia dicendo  che portera’ gli atti alla Corte dei Conti. “Non vogliamo accusare nessuno – spiega – stiamo dicendo la  verita’, semplicemente abbiamo scoperto un buco di un miliardo di euro derivante dal fatto che l’anno scorso ci sono state meno entrate, ma  gli impegni sui capitoli sono stati presi non sulla base delle  effettive entrate ma sulla base della competenza dei capitoli senza  verificare l’effettiva entrata”.  Per fortuna Crocetta sa che si tratta di  una prassi consolidata ,  sistema diffuso e praticato, ma chi fa queste scelte deve  assumersi la responsabilità. Insomma la scoperta dell’acqua calda. La regione da anni firma assegni a vuoto visto che basa la sua spesa su previsioni di entrate che non si sono mai verificate. La colpa è del governo ma anche del parlamento che sa benissimo che le entrate non sono reali. E’ la storia di sempre. Regioni, province e comuni hanno creato un debito ultra miliardario, con la connivenza dei responsabili delle ragionerie, per permettere alla politica di continuare a governare. “Dovremmo inviare un fascicolo alla Corte dei Conti – ha detto ancora Crocetta – sui debiti contratti dal governo precedente. Ma non ci sara’ nessuna stangata perche’ spalmeremo il debito su diversi anni, una decina, come farebbe un buon padre di famiglia, come ha fatto Monti che adesso tutti considerano assurdo. Abbiamo un incontro con l’assessore al Bilancio e con lui cercheremo di capire – ha aggiunto Crocetta -. Sono state coperte spese quando non c’erano entrate. Si sono verificate meno entrate e si sono mantenute le spese previste nei vari capitoli del bilancio provvisorio senza nessuna manovra di assestamento. Ma non e’ un’anomalia dell’ultimo governo, ma dei governi regionali della Sicilia in generale”.  Tra le altre cose Crocetta è tornato a parlare delle Province: con l’abolizione  avremo un risparmio annuo di 50 milioni. La verità  e’ che  chi si oppone alla riforma preferisce badare agli interessi della  casta, del ceto politico da eleggere alla Provincia piuttosto che al  bene della Sicilia”.   “Se la riforma delle Province e’ incostituzionale lo e’ anche il nostro Statuto che prevede i consorzi. Sarebbe come ammettere che la Sicilia non ha uno statuto. Non c’e’ nessuna incostituzionabilita’”.   

 

di Direttore13 Mar 2013 10:03
Pubblicità