Ecco il secondo circolo PD

pd rottoL’annuncio era stato fatto con gran clamore . IL PD si divide in due a causa di incomprensioni ormai diventate insanabili. Ed oggi arriva la notizia che la prima  riunione del comitato promotore del secondo circolo del PD di Ragusa si è svolta il 28 febbraio. Ma ecco cosa è accaduto nelle parole del comunicato stampa emesso dopo due giorni.   Nel corso dell’incontro si è preso atto con soddisfazione delle nuove adesioni e del crescente interesse che questa iniziativa sta suscitando in città, tra le forze politiche, le associazioni, in tanti cittadini e   negli iscritti, ex iscritti ed elettori del PD.  Si è approfondito il risultato elettorale delle elezioni politiche dello scorso febbraio evidenziando tutti gli elementi di novità  e di criticità.  La discussione ed il confronto, che hanno registrato numerosi interventi, si sono, altresì, incentrati sui problemi e sulle emergenze della nostra città e sulle prossime scadenze elettorali amministrative.  Il voto per il rinnovo del parlamento siciliano dello scorso ottobre, ha consegnato alla Sicilia un governo che non può contare, su una solida, coesa e politicamente omogenea maggioranza.  Il voto registrato nelle elezioni politiche non indica, in entrambi i rami del parlamento, una maggioranza parlamentare in grado da sola di sostenere la nascita di un governo.   Crescono, pertanto, sfiducia ed incertezza.  Non si chiude la transizione.  Tutto ciò mentre l’ISTAT, in queste ore, ha comunicato i dati sulla occupazione.  In Sicilia un giovane su due non ha lavoro.   Le imprese e le famiglie sono in crescente difficoltà.  Nella città di Ragusa, in aggiunta ai problemi da noi già evidenziati nel precedente documento, si registrano nuove emergenze:

  • La crisi dell’approvvigionamento idrico connesso ai problemi ambientali;
  • L’affiorare delle difficoltà di bilancio e la conseguenziale riduzione dei servizi.

Ragusa non è più  l’isola nell’isola.  Ragusa non è “grande di nuovo”.

La nostra città ha bisogno di essere ben governata, con onestà, sobrietà, competenza, lungimiranza programmatica, per arrestarne il declino.  Occorre avviare una seria azione di risanamento finanziario che consenta di utilizzare meglio e diversamente le risorse esistenti e che sappia attivare nuove risorse, soprattutto comunitarie.  Un’azione di governo che individui le nuove priorità ed affronti le vere emergenze sociali, che sostenga la crescita e costruisca una solida prospettiva.   E’ necessaria una nuova qualità dell’azione di governo, altro che acritica continuità amministrativa.  Il dibattito, le proposte registrate e le azioni fin qui compiute non ci sembrano né nuove né adeguate alla gravità della situazione. Sono rimaste finora del tutte estranee il confronto sul merito dei problemi, sulle proposte, sulle necessarie soluzioni.  Permangono fin qui personalismi, esasperati settarismi, supponenza ed autoreferenzialità, tatticismo politicista e non utili fughe in avanti.  L’alternativa allo sconforto, alla protesta, al populismo, non può essere l’avventura o il salto nel buio.  Occorre invece, umiltà, coesione, conoscenza, capacità amministrativa, realismo, impegno generoso e assunzione piena di responsabilità.  Per questo, pur prendendo atto e rispettando quanto già avvenuto, proponiamo a chiunque abbia a cuore la nostra città di fermarsi per avviareun confronto sereno,  pubblico, aperto e trasparente che coinvolga non solo le forze politiche, i movimenti, le formazioni civiche, le associazioni, il volontariato e il terzo settore, il mondo del lavoro e delle imprese, ma anche le singole persone giovani, uomini e donne.  Un confronto in grado di fornire un solido ancoraggio programmatico ad un’ampia coesa omogenea civica coalizione che superando qualunquismo, populismo, demagogia e propaganda, raccolga, anteponendo su tutto gli interessi collettivi, la sfida per il governo del vero cambiamento, per la rinascita di una città nuova e solidale, che affronti e risolva le attuali emergenze e restituisca la speranza nel futuro.    Successivamente, insieme, individueremo persone e modalità per centrare questo obiettivo.   Fin qui il comunicato . Come vedete è un programmino di tutto rispetto con dentro ogni cosa bella e brutta di questa città. Il difficile però viene ora al momento di individuare come si dice nell’ultima riga le persone e le modalità etc etc. Se tutto questo bailamme è stato fatto per fare le solite scelte senza scontrarsi con l’altro circolo e quindi con Calabrese  l’iter è assolutamente sbagliato.  La D  nel simbolo fa riferimento alla democrazia ed in questo caso non si è nemmeno cercato di metterla in pratica.

di Direttore02 Mar 2013 19:03
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