Gli indigenti resistono al freddo e sotto la pioggia.

Fa freddo e piove. Eppure gli indigenti continuano ad occupare, con la tenda fornita dalla buona volontà della gente, un angolo di piazza Matteotti. Non ci sono notizie che possano dare fiducia alla loro azione di protesta ed oggi interviene il sindacato con questa nota20130122-015037.jpg: Con senso di responsabilità il Sindacato ha atteso in queste lunghissime settimane di lotta  il preannunciato bando da parte del Commissario straordinario del Comune di Ragusa per le attività sociali finalizzate a garantire un’occupazione e un pur minimo salario ai cosiddetti indigenti. E’ con rammarico e con amarezza, pertanto, che il Sindacato torna a  ribadire la propria  posizione sulla questione all’indomani di un bando per il sussidio ai soggetti in condizioni precarie certamente insufficiente rispetto al bisogno di circa 500 famiglie ridotte alla miseria, e al mancato rispetto dell’impegno di una celere pubblicazione del bando relativo ai servizi di attività lavorativa sulla base di progetti che dovrebbero proporre cooperative sociali di tipo B.Ci risulta che in queste settimane si siano tenuti incontri tra il Commissario e le suddette singole cooperative, le centrali cooperative provinciali più rappresentative,  le delegazioni degli stessi indigenti.Ma nulla finora è stato posto in essere nonostante le parole e le assunzioni di responsabilità che sembrano più promesse da marinaio che atti concreti da parte del Commissario, tra l’altro presente in città appena due giorni a settimana.E intanto gli indigenti contano, al freddo pungente e alla pioggia sferzante, i giorni che oramai li separano dal primo mese di lotta dinanzi il palazzo di città.Quanto tempo ancora si deve e si può aspettare?La rete di solidarietà di enti, associazioni, volontari e cittadini ha garantito finora un minimo di assistenza per pasti e derrate. Ma fino a quando si potrà resistere? La Camera del Lavoro di Ragusa e la Filcams CGIL provinciale stigmatizzano l’operato di chi tra ritardi, incertezze, lungaggini e burocrazia varia continua a rimandare sine die la pubblicazione del bando, mentre le Centrali cooperative aspettano ancora di visionare gli atti e gli indigenti continuano la loro lotta per un lavoro possibile, sia pure minimo.  Tra l’altro, la possibilità di un lavoro anche ridotto nel corso dell’anno consentirà a quanti saranno avviati al lavoro di poter maturare quei requisiti necessari per poter accedere a forme di ammortizzatori sociali ( Aspi o Mini aspi ) che non incideranno sulle casse comunali ma che nel contempo consentiranno ai soggetti che ne potranno usufruire di impinguare il reddito individuale  e  familiare e in tal modo sopravvivere in maniera più dignitosa.  Pertanto il Sindacato torna a sollecitare il Commissario straordinario del Comune di Ragusa a non perdere ulteriore tempo nel redarre e pubblicare il bando, coinvolgere le cooperative interessate, dare risposte sia pure parziali a tante famiglie oggi sul lastrico.

 

In tale contesto la Prefettura – massima espressione dello Stato in provincia – è chiamata a svolgere un lavoro di sollecitazione verso l’Ente locale e di chi oggi risponde per il Comune.

 

In caso di ulteriori ritardi in merito alla vertenza degli indigenti  il Sindacato, in raccordo con i lavoratori e i cittadini interessati che – è bene sottolinearlo – hanno mantenuto e manterranno la protesta forte ma civile e unitaria, si adopererà per intensificare l’iniziativa e la lotta fino a quando il risultato non sarà conseguito.

                                                                                                   

di Direttore24 Gen 2013 20:01
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