Il Consigliere Puglisi “sfiducia” il presidente del consiglio Mariula Zisa

Si aprono con una dichiarazione di sfiducia al presidente del consiglio di Santa croce Camerina, Mariula Zisa, i lavori della civica assise della cittadina camarinese. Giovanni Puglisi, eletto consigliere nella maggioranza e subito dopo dichiaratosi indipendente, non si sente rappresentato dal “primo rappresentante” del consiglio comunale. “Dichiaro al presidente del Consiglio la mia sfiducia, non mi sento rappresentato” Parole pesanti quelle rivolte alla prestigiosa carica cittadina, che rappresentano un dato politico importante, se associate all’assenza in aula del consigliere e assessore, Rosario Pluchino. Approvati tutti i punti all’ordine del giorno: Approvato all’unanimità l’estinzione parziale di un mutuo per 80.424,26 euro così come impone la legge. Approvato con la sola astenzione del consigliere Puglisi, l’atto costitutivo e statuto associativo per il gruppo di azione costiera (G.A.C.) Ibleo. Approvata, con un emendamento dell’opposizione, la concessione in deroga in merito alla distanza prevista dal PRG . L’emendamento dell’opposizione dove si chiede che ogni richiesta di deroga venga visionata dalla civica assise e non come proposto in delibera di creare un precedente di cui tutti i lotti che ricadono nel cosiddetto errore materiale possano usufruirne a discrezione dell’ufficio tecnico, mira a difendere le prerogative del Consiglio Comunale. Discusse le interrogazioni di Giovanni Puglisi che si è dichiarato soddisfatto in merito all’interrogazione sull’eventuale assunzione di un dirigente capo all’ufficio tecnico, in quanto l’ingegnere Poidomani che da qualche anno dirige l’ufficio non ha rinnovato all’amministrazione la sua disponibilità. Assolutamente insoddisfatto per la seconda interrogazione riguardante i fatti dello sciopero degli operai della ECOSEIB, il sequestro dell’area e la conseguente indagine della procura. Il sindaco che per motivi di salute non era presente in aula, ha delegato il vice Corallo a leggere una risposta scritta da lei. Puglisi, che pretendeva una risposta politica e non tecnica ha rifiutato l’intervento dell’ingegnere Poidomani presente in aula e si è riservato ulteriore interrogazione.