No Muos! Ma per il rispetto della legalità.

La battaglia secondo noi è giusta se la si vede dal punto di vista della libertà e della legalità. Non siamo infatti convinti che il Muos possa generare problemi alla salute se non proprio a chi staziona nelle immediate vicinanze degli impianti e per tempi prolungati. E’ un pò il caso che si sviluppò nei primi anni della trasmissioni televisive private quando qualcuno disse che i tanti segnali irradiati dalle antenne avrebbero creato problemi alla salute ed interferenze varie. Oggi siamo abituati a vedere i ripetitori tv sistemati anche sui palazzi così come accade per gli impianti dei telefonini. Dicono gli esperti che un cellulare di ultima generazione, particolarmente potente, è dannosissimo alla salute ma ben pochi organizzano comitati per impedire l’uso dei telefonini. Ma a parte queste considerazioni tecniche e mediche che non siamo in grado di certificare e quindi non diamo ragione a nessuno ci sembra che il comportamento delle autorità militari, nel caso specifico del Muos di Niscemi, sia da criticare. Il comitato ad hoc ci ha fatto quindi pervenire questo comunicato che riportiamo: Così come annunciato ieri, si sono riuniti a Vittoria, nella sala degli specchi di palazzo Iacono, sede del Comune, i rappresentanti del
Movimento No Muos Sicilia, Movimento che vede riuniti quei Comitati
cittadini che hanno scelto di abbracciare la causa contro il M.U.O.S.
in maniera trasparente e trasversale, prendendo le distanze da partiti
e bandiere di qualsiasi colore.
Nell’assemblea pubblica, invitati dal Movimento, erano presenti, rappresentanti del Coordinamento dei Sindaci No Muos, il sindaco di Vittoria, quello di Acate, e gli assessori all’ambiente e territorio di Modica e Niscemi, in rappresentanza dei relativi sindaci.
L’urgenza della riunione è stata determinata da
quanto accaduto durante la notte di giovedì, a Niscemi:
Mercoledì sera il Consiglio Comunale di Niscemi,
riunitosi in “seduta straordinaria”, per far fronte alla “richiesta di
attraversamento mezzi nel territorio di Niscemi”, presentata dalla
ditta Comina srl di Piano Tavola, preso atto della nota inoltrata dal
sindaco La Rosa di Niscemi a tutte le autorità interessate al problema
“ordine pubblico” (Procura della Repubblica di Caltagirone, Questura di
Caltanissetta..). Considerato che da agosto del 2012 il Comune Di
Niscemi è stato dichiarato con giusta delibera comunale “Territorio
Comunale smilitarizzato” il che comporta “la riduzione della base NRTF,
di contrada Ulmo, nonchè delle attrezzature militari presenti sul
territorio, prevedendo anche lo smantellamento di strutture e
insediamenti ad un livello minimo concordato (…)” Per queste
motivazioni ed altre , “il Comune di Niscemi ha deliberato il divieto
assoluto di transito di articolati e mezzi che trasportano
attrezzature, armi e quant’altro destinate alla base.”
Ed ecco perchè ci sembra di trovarci di fronte ad un comportamento poco rispettoso della volontà della gente:
Probabilmente subdorato il divieto, Il primo camion entra,
intorno alle sei del mattino, dall’ingresso della base che ricade nel
territorio di Caltagirone. Utilizzando la Vittoria-Gela e poi la
Caltagirone-mare. Subito dopo, tecnici iniziano l’assemblamento delle parabole. Resta dunque l’esigenza di capire come bloccare tutti
gli ingressi? Nella riunione di Vittoria il sindaco si è detto scettico sulla tempestività degli iter burocratici legati ai
lavori processuali della procura di Caltagirone… Per quanto l’impegno
del Procuratore Giordano sia stato e sia fondamentale ed encomiabile,
sembra difficile che un ricorso possa davvero riuscire a
bloccare i lavori del Muos, prima che gli stessi siano completati.
Ora è il caso di ricordare che con il carico arrivato in sughereta la scorsa notte, le tre parabole finiranno di essere montate in pochissimi giorni e per lunedì è previsto l’arrivo dell’ultimo carico che dovrebbe comprendere la grande gru e altro materiale rimasto “sconosciuto” che servirà a posizionare le parabole sui loro supporti e a completare
l’installazione dell’impianto militare statunitense.
Qualcuno pensa si affidare la soluzione del “problema” al Presidente Crocetta, il quale risulta essere fra i primi firmatari della nostra petizione richiedente la revoca delle autorizzazioni concesse dal suo predecessore. Petizione indirizzata a lui stesso oltre che al presidente del Consiglio. Quindi “chiederemo un incontro per la sospensione e revoca delle autorizzazioni viziate da difetti sostanziali oltre che formali (il
protocollo di intesa fu firmato senza il parere dell’Assemblea
Regionale) non appena avrà formato la giunta. Poi il Coordinamento dei
sindaci, tutti concordi con i Comitati No Muos presenti, sulla
necessità di istituire presìdi permanenti, si è detto pronto a scendere in piazza anche loro con le altre istituzioni politiche
locali e forze dell’ordine, in supporto dei movimenti No Muos.

di Redazione23 Nov 2012 18:11
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