I dubbi nella Cam Com.

camcomsacTorna di stretta attualità la questione della Camera di Commercio di Ragusa. Come ricorderete nei primi giorni del settembre scorso, in una riunione del consiglio camerale, durata dalla mattina alle nove  fino alle 18.00, dopo una lunghissima discussione e tantissimi interventi, anche abbastanza accesi, fu approvata da 12 consiglieri (e 10 contrari ) una mozione d’indirizzo nella quale, criticando il comportamento del presidente Gambuzza in tutta la vicenda Sac, in pratica, lo stesso veniva sfiduciato. Nel documento approvato si metteva in dubbio la legittimità di alcuni atti firmati da Gambuzza in alcune riunioni dell’assemblea dei soci della SAC  e  prendendo atto delle risultanze  dell’Assemblea  SAC, tenutasi il 6 settembre 2012; i consiglieri dopo aver biasimato appunto certe decisioni esprimevano la volontà  di sfiduciare Gambuzza,  riservandosi di agire di conseguenza. Scopo principale della questione il dovere di non trascinare la camera in qualche vertenza giudiziaria che potrebbe avere anche risvolti economici negativi per i componenti del Consiglio.  Oggi, a quanto pare, le riserve dei 12 consiglieri stanno avendo un  riscontro infatti gli stessi hanno, questa volta ufficialmente, presentato una mozione di sfiducia per l’intera Giunta Camerale presidente compreso.  Verrà discussa il prossimo martedi e a meno di ripensamenti dell’ultima ora, considerando già i numeri , la mozione verrà approvata.  Cosà potrebbe accadere? Di fronte ad una mozione di sfiducia, presentata ed approvata come da regolamento, Gambuzza non potà non prenderne atto. Ci sono diverse opzioni. La prima la più semplice:  il presidente accetta la ramanzina e accoglie le richieste dei 12 dissidenti sostituendo in giunta un paio di nomi non graditi. Per l’esattezza si parla di Angelo Chessari e Giuseppe Drago al cui posto andranno Giovanni Gulino e un altro rappresentante del mondo agricolo.  A quel punto tutto ritorna come prima e la Camera di Commercio continua ad andare avanti normalmente. Ci si chiederà dunque: tutta questa confusione per sostituire 2 nomi in giunta. Intanto bisogna dire che i due nuovi entrati andrebbero a dare manforte ad un altro componente della giunta, Giovanni Brancati, che è stato spesso messo in minorarnza.  In questo modo cambierebbero i rapport. Le forze  dissidenti potrebbero già da subito contare su una maggioranza certa di 3 a 2 .  La seconda opzione è più sanguigna:  Gambuzza, offeso dalla mozione, si dimette e va tutto alla malora. Viene così un commissario che gestisce la ordinaria amministarzione fino a quando non si sarà in grado di rieleggere un presidente.   A parte le considerazioni  di carattere tecnico/amministrativo  ma anche di opportunità che comuqnue non spetta a noi fare è importante valutare le reazioni che ci potrebbero essere ad esempio nella storia dell’aeroproto di Comiso. Se leggiamo belle le motivazioni della sfiducia presentata a settembre il tutto prendeva spunto dalla elezione di Giannone alla SAC. Cosà accadrebbe   in quell’ambito nel caso che la sfiducia venisse approvata dal Consiglio Camerale. Anche quì ci sono diverse ipotesi. La prima, come sempre, è la  più semplice e quella sulla quale puntano i coasiddetti dissidenti: in pratica non succede nulla. Gambuzza resta al suo posto cambia qualche nome e  anche Giannone resta al suo posto almeno per ora fino a quando la giunta, che a quel punto avrà una nuova composizione e maggioranza diversa, non deciderà, magari, di sostiuirlo ad esempio con Gianni Gulino che vanta una esperienza di 4 anni come vicepresidente della SAC nel passato CdA.  Secondo alcuni, che fanno parte del gruppo propenso alla sfiducia, Giannone resterà al suo posto per tutta una serie di motivi che vanno dall’importanza della carica alla remunerazione e all’amore per l’aeroproto di Comiso. Giannone dovrebbe infatti sapere che dimettendosi dalla carica di Presidente della SAC  metterebbe in crisi il Cda  con le maggioranze che lo hanno deteminato e tutto potrebbe essere rimesso in gioco con la probabilità che le alleanze si debbano rivedere con grande gioia ad esempio di Ivanoe Lobello. Ma c’è un’altra ipotesi che fa riferimento alla dignità degli uomini e questa, mi fa preoccupa. Infatti Giannone potrebbe rendersi conto che la causa di questo trambusto è proprio la sua elezione a presidente SAC e considerando che l’artefice di tale successo è proprio Gambuzza, per dimostrare la sua affidabilità e correttezza si dimette in contemporanea con la sfiducia a Gambuzza. Una mossa che, dicevamo, porterebbe a sconquassi imprevedibili  e poco auspicabili proprio in questo momento che le cose sembravano andare finalmente bene per l’aeroporto di Comiso. Perche questa è una verità incontrovertibile. Da quando c’è il nuovo CdA alla SAC  l’aeroporto di Comiso si avvia alla apertura.  Non perche Giannone sia così bravo ma perchè è cambiata la mentalità ed il nuovo amministratore unico della SAC  ha stretto un patto d’onore con la nostra provincia e non può tirarsi indietro. Dunque la questione camera di comemrcio non è solo una “faida” locale tra i componenti vecchi e nuovi con i rancori della prima elezione. E’ invece una mossa da valutate attentamente e capire a chi giova e a chi farà del male, non fisico, s’intende. Vedremo se da oggi a  martedi ci saranno delle novità.   Nella foto Dibennardo, Torrisi( amministratore unico della SAC) Ganbuzza e Giannone. 

di Redazione16 Nov 2012 17:11
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