Non era la rivoluzione

gesuChiediamo scusa ai lettori ma la rivolucion di Crocetta questa volta non c’entra. La notizia infatti dell’intitolazione di alcuni musei a personaggi illustri della cultura siciliana non sembra opera sua ma piuttosto dell’assessore, praticamente sconosciuto, che ha occupato la carica di responsabile dei BBCC indicato da Raffaele Lombardo. Ma pur scagionando quindi l’enturage crocettiano dobbiamo calcare la mano sulla inadeguatezza del sistema dei beni culturali per i quali, assolutamente, serve una vera rivoluzione. Come dicevamo nell’articolo precedente è incredibile che in un quadro a dir poco deprimente nel quale i Musei languono, senza fondi e senza fantasia, l’unica cosa che si riesce a fare è cambiargli nome lasciandoli in un profondo abbandono. Ecco che a Ragusa, dunque, si decide di intitolare il Museo Polifunzionale a Biagio Pace archeologo della prima metà del secolo scorso. Noi ci siamo preoccupati del fatto che, in qualche modo, ci si era dimenticati di Antonino Divita ma ora arriva una notizia, che deve essere confermata, che all’archeologo chiaramontano scomparso da poco è stato intitolato invece il Parco di Camarina. Meglio che niente ma piuttosto che impegnarsi a trovare personaggi a cui dedicare le strutture museali sarebbe stato meglio trovare risorse e idee per far rinascere il settore dei BBCC in Sicilia dei quali tutti siamo convinti sostenitori. Da tempo mancano i fondi e non vengono pagati ne gli straordinari ne tanto meno i contratti di dirigenza con il risultato che, in qualche caso, i responsabili di questi musei non si impegnano più di tanto lasciando che tutto vada alla malora. Da tempo diciamo che il Museo di Ragusa ha bisogno di un rinnovamento ma oltre alla testarda intenzione di spostarlo ad Ibla non ci sono altre novità. E’ vero che ci sono in ballo un po di milioni da spendere per questo trasferimento ma siccome i tempi sono assai lunghi, visto che il Convento del Gesu( nella foto)  è un’opera che che non va avanti, nessuno pensa a fare qualcosa. Insistiamo nella necessità di valorizzare il nostro patrimonio culturale. Speriamo dunque nella rivolucion di Crocetta.

di Redazione14 Nov 2012 17:11
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