No alla chiusura del carcere di Modica Alta: grido d’allarme del Comitato via Loreto

Se ne parla da sempre ma ora potrebbe diventare realtà. Stiamo parlando della chiusura del carcere di Modica Alta. E’ un tormentone che si è ripetuto negli anni ma ora, con l’imminente chiusura del Tribunale modicano, potrebbe concretizzarsi. Il grido d’allarme viene dal Comitato via Loreto con Salvatore Rando che così, come è stato per il Tribunale, lotta perché non si perda un altro fondamentale presidio di legalità a Modica, già ultimamente penalizzata da troppe perdite.

La questione riguarda gli attuali 72 detenuti rinchiusi nella casa circondariale di Piano Gesù. Un tema più che mai attuale dato l’allarme nazionale sullo stato delle carceri ormai a livelli di sovraffollamento inaccetabili “Da qualche giorno attraverso notizie di stampa, circola in maniera insistente da parte di alcuni sindacalisti degli agenti di custodia, la proposta di chiudere la Casa Circondariale di Modica, in virtù della soppressione del Tribunale di Modica, trasferendo il personale per potenziare l’organico del Carcere di Ragusa in forte sofferenza – spiega Rando che ironizza dicendo – Viene da chiedersi, la sofferenza del Carcere di Ragusa, come è stato denunciato dai sindacalisti è sopravvenuta dopo la decisione di chiudere il Tribunale di Modica o c’era già da qualche anno? I sindacalisti si sono attivati con azioni di lotta per la copertura degli organici per coprire i posti, di chi è andato in pensione, prima ancora che si parlasse di “Spending Review”?

Premesso che il sistema carcerario italiano è al collasso e non solo quello di Ragusa, per via del sovraffollamento e la fatiscenza dei locali, il Governo Centrale, attraverso il Ministro di Grazia e Giustizia, avrebbe dovuto intervenire già da tempo, provvedendo intanto, a sostituire il personale che è andato in pensione, invece di caricare sulle spalle delle poche persone rimaste che devono garantire la sicurezza all’interno del Carcere e di evitare episodi di intolleranza come giustamente denunciato, a cui va la solidarietà al personale”. “Ma spostare icirca 72 detenuti presenti a Modica nei locali del Carcere di Ragusa non aumenta ancora di più il sovraffollamento?”, si chiede Rando che continua: “Le dichiarazioni dei sindacalisti affermano che ” …la casa circondariale di Ragusa è diventata una bomba ad orologeria, dove oltre la struttura assai fatiscente e il sovraffollamento della popolazione detenuta… si aggiunge la grave e allarmante carenza di personale…” …”chiudiamo Modica e rafforziamo Ragusa”.La scena rappresentata è quella dell’assoluta confusione e si evidenzia ancor di più dalle dichiarazioni dagli stessi sindacalisti, che anche accorpando non si risolve il problema ma aumenta il sovraffollamento e la fatiscenza dei locali rimane. Oppure i detenuti devono essere trasferiti altrove? E allora che senso ha accorpare? O c’è dell’altro?” si chiede Salvatore Rando. “La Città di Modica ormai abituata e rassegnata ad assistere senza fiatare, non solo da parte dei cittadini che il più delle volte non è informata, ma cosa assai grave, l’Amministrazione comunale assente a questa diatriba, si assiste alla spoliazione continua ed inarrestabile con chiusure e soppressioni: Tribunale, Caserma dei Carabinieri di Frigintini, Carcere, ecc., a seguire l’Agenzia delle Entrate ed altri uffici. Le lotte, devono essere mirate e soprattutto occorre molta determinazione, intraprendere le battaglie di civiltà è interesse di tutti a raggiungere l’obiettivo di rendere le Carceri italiane dignitose e sicure, lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ha recentemente affermato, che bisogna intervenire urgentemente (avviso al Governo Monti) sulla delicata questione carceraria italiana non più rinviabile e non degna di un Paese civile come l’Italia”

di Redazione10 Ott 2012 13:10
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