Sono il primo candidato alla Regione

leontiniLo dirà Leontini ai colleghi della stampa durante l’incontro che  si terrà alle ore 16.00 in sala Palumbo di palazzo dei Normanni. E’  “Una candidatura per rilanciare la Sicilia” dice Leontini e così siamo di fronte alla prima ufficializzazione di candidatura pe rle prossime elezioni regionali sancite , ieri sera, dalle dimissioni di Lombardo.   Nel corso della conferenza si  parlerà  delle liste provinciali a sostegno e ci sarà anche l’intervento  di  Rudi Maira.
 Finalmente, diciamo noi, è arrivato il momento di uscire allo scoperto e come farà oggi Leontini, dovranno fare lo stesso tutti quelli che in questi ultimi mesi hanno lavorato sotto banco per essere in qualche modo candidati. Purtroppo il quadro politico è davvero frammentato e in Sicilia siamo bravi a fondare partiti, coalizioni ed aggregazioni, spesso senza nessuna motivazione reale se non quella di dare fastidio al  leader del partito a cui si apparteneva o cose simili. Per Leontini, dobbiamo dire la verità, la situazione è diversa. Lui è sempre stato il capo dell’opposizione alla Regione ma ora qualcuno vuole togliergli questa prerogativa che lo aveva già legittimato ad essere il candidato naturale alle prossime elezioni per il PDL, deluso e sconfitto in precedenza. Il PDL oggi sembra più un partito giapponese che italiano. Lo diciamo per questa sua caratteristica e propensione ad suicidarsi, a fare harahiri, come i samurai colpiti nell’onore, ed infatti nonostante 4 anni di cattive figure e bocconi amari, oggi riesce a ritrovarsi unito solo nelle spaccature. Cioè tutti contro tutti questa è l’unica linea che può essere adottatata da un partito che non ha più uno straccio di leader ne nazionale ne regionale e nenche locale. Dopo Silvio, che per altro aveva perso il lume della regione dietro a qualche gonnella minorenne, in Forza Italia, trasformatasi in PDL , nessuno ha saputo governare una fase negativa che ha portato la più grande realtà politica italiana a diventare partito del 7 % in mano ad incompetenti romani anche se di ascendenze sicule, senza attributi.  Ora occore una vera Sicilia in grado dir riscattarsi e far vedere la sua vera faccia. Siamo stanchi di essere presi per ladri e saltimbanchi, per passare da mendicanti di fronte al ricco uomo del nord. Enon è retorica perchè davvero in questa ultima settimana ci hanno fatto toccare il fondo. E’ il momento di mettere insieme uomini con gli attributi e mettere da parte le direttive dei partiti dettate solo dalla voglia di conservare questo o quel posto in parlamento o chissà dove. Siamo fìdunque con Leontini, non vuol dire che lo votiamo, siamo con lui per il coraggio che ora ha dimostrato non aspettando che nelle stanze buie della politica dove si dividono i compiti non con la meritocrazia ma con altre formule delle quali è meglio non parlare, e rischiando in prima persona per la sua Terra. 
di Redazione01 Ago 2012 11:08
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