Persero i scecchi e cercano….

lo-bello-adamoIvan Lobello si è svegliato dal torpore lombardiano e proprio quando ormai il giocattolo è completamente rotto interviene con dichiarazioni catastrofiche che rimbalzano sui giornali di tutta Italia soprattutto dopo che gli stessi, solo qualche giorno prima, avevano gridato allo scandalo sicliano con miliardi di euro buttati al vento. Ivan dunque, forse pronto a fare il paladino in campagna elettorale,  chiama in aiuto addirittura il  “ragioniere” Monti che il suo capo nazionale aveva poco prima tacciato di essere un macellaio economico. Ma Lobello ha altri interessi e grida: “Il Governo Monti deve subito mettere mano ai conti della Regione, controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbie e residui inesigibili”, perché “la Sicilia rischia di diventare la Grecia del Paese, con i dipendenti e i pensionati regionali che saranno i primi a trovarsi senza stipendio in caso di crollo”, e quindi il Paese “deve intervenire anche superando gli ostacoli di un’autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigente per garantire a se stesse l’impunita’“. L’allarme lanciato da  Ivan Lo Bello stride fortemente con lo spirito autonomista che fino ad oggi aveva animato un gran numero di governi siciliani. Ma la questione è diversa : non è l’autonomia a far male ai siciliani e il cattivo governo che Lobello è soci ha avallato negli ultimi anni. Ora a scecchi rubati si cercano i capistri per rifarsi una verginità politica irreale. Lo stesso fa Giulia Adamo, esponenete dell’UDC che ha condiviso gran parte del percorso politico di Lombardo pemettendo al suo governo di compiere ogni misfatto economico, politico e clientelare. “Le dichiarazioni del Vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, la nostra analisi sulla situazione economica della Sicilia.” -dichiara l’ on.GIULIA ADAMO Presidente del Gruppo Parlamentare UDC all’ARS,– “La crisi economica ha messo allo scoperto il disastro strutturale causato da decenni di scriteriate politiche clientelari: non solo rischiamo concretamente la bancarotta ma, fatto se possibile ancor peggiore, non si colgono, da parte di chi governa, i segnali di una reale presa di coscienza e un benché minimo segnale di discontinuità. Come UDC” – prosegue la capogruppo centrista – “abbiamo anticipato tutti nella valutazione della drammatica situazione e nella richiesta avanzata, con lungimiranza, da Gianpiero D’Alia. Occorre un intervento forte, inedito, drastico e rigoroso del governo nazionale, che metta un punto alla deriva insostenibile di una legislatura che non sembra in grado di cambiare rotta.   Sante parole solo che la Adamo, proprio lei, ha per 3 anni appoggiato Lombardo e non sembrava una che avesse mai lamentato qualche comportamento anomalo. Ma si sa quando si arriva alla elezioni tutti sono pronti a vendere la propria… madre, politicamente parlando, per rifersi la faccia. Ora che la Sicilia stia veramente male non lo nascondiamo ma chi, a parte noi di questa redazione e qualche altro politico ha avuto il coraggio di dirlo? Nessuno perchè stava bene a tutti continuare nella pacchia senza curarsi del popolo. Se non c’è il pane si possono mangiare le brioches!  E poi a qualcuno si dovrebbe tagliare la testa.  

di Redazione16 Lug 2012 15:07
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